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Turchia: arrestati docenti schierati a favore del Pkk

Turchia: arrestati docenti schierati a favore del Pkk

Autore: Teresa Corrado - Redazione Esteri
Data: 15/01/2016 22:37:43

In Turchia la polizia ha arrestato 12 docenti universitari accusandoli di "propaganda terroristica" a favore del Pkk. I docenti arrestati, insieme ad altri 9 ancora ricercati, avevano firmato un appello per chiedere una soluzione pacifica alla questione curda.

La notizia è stata riferita dall'agenzia statale Anadolu. Ad occuparsi dell'arresto è la procura di Kocaeli, a sud di Istanbul che si occupa della zona in cui è presente l'Università promotrice dell'appello.

Attacco duro del presidente Recep Tayyip Erdogan, che aveva denunciato il loro atto come "tradimento" nei confronti dell'intera Turchia. Il presidente turco ha usato anche parole forti per giustificare l'arresto dei docenti. "Solo perché hanno titoli come professore o dottore davanti ai loro nomi non significa che sono illuminati", ha detto il premier turco, riferendosi ai docenti universitari, accusandoli anche di essere "crudeli e vili". La guerra che il premier sta combattendo e animando contro il Pkk, formato da combattenti curdi, che sono i più forti oppositori del governo Erdogan, sta facendo le sue vittime, dopo la stampa, messa a tacere attraverso l'arresto di numerosi giornalisti, adesso il governo attacca in forze i docenti universitari. Il presidente turco ha anche esortato i giudici a fare tutto ciò che serve per punire i traditori della patria.

Da parte sua, il Consiglio per l'educazione superiore (Yok) ha annunciato azioni punitive nei confronti dei docenti firmatari.

L'oggetto del contenzioso tra Erdogan e i docenti universitari arrestati o in procinto di esserlo, è l'appello lanciato dal gruppo "Accademici per la pace", che ha per titolo "Noi non saremo parte di questo crimine", riferendosi alle operazioni condotte dal governo turco nel sud - est del paese a maggioranza curda, della scorsa estate. Queste hanno causato la morte di centinaia di persone tra cui molti civili.

L'appello fino ad ora è stato firmato da 6.492 persone e resterà a disposizione di chi vuole firmarlo fino a questa sera, raccogliendo il consenso di docenti e ricercatori non solo turchi, ma provenienti anche da decine di università straniere, tra cui Noam Chomsky.

Questo resta un duro colpo per il fronte curdo, ma anche per la possibilità di frenare la lotta contro il Pkk e i sostenitori della minoranza curda. A dare manforte alla repressione attuata da Erdogan, la situazione internazionale che vede la Turchia impegnata in prima linea accanto agli Stati Uniti e alle nazioni europee, come territorio, contro l'Isis.


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